quando il disordine è solo apparenza.. e l'apparenza inganna


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VG

giovedì 17 marzo 2011

il TAO è solo la via...





Sul TAO TE CHING


Il Tao che può essere detto non è l'eterno Tao, il nome che può essere nominato non è l'eterno nome.
Senza nome è il principio del Cielo e della Terra, quando ha nome è la madre delle diecimila creature.
Perciò chi non ha mai desideri ne contempla l'arcano, chi sempre desidera ne contempla il termine.
Quei due hanno la stessa estrazione anche se diverso nome ed insieme sono detti mistero, mistero del mistero, porta di tutti gli arcani.


Il Tao di cui si *può parlare* 
non è il Tao assoluto.


La verità che viene detta diviene immediatamente il falso.


Come si potrebbe definire a parole una sensazione? Nel momento in cui la definisci, perde di significato, può essere fraintesa. Le parole sono una strada, una via che possono indicarti dove andare. Ma il punto di arrivo, la sensazione, è qualcosa di intimo, qualcosa che risiede silenziosa in noi e non ha bisogno di parole. E'.
Per questo la verità non può essere detta. Le parole portano con loro gli opposti, la confutazione. Una sensazione non ha modo di essere confutata. E'. 


Si racconta che Lao Tzu ogni mattino andasse a fare una passeggiata e con se andava sempre un vicino di casa. Sapendo che Lao Tzu amava il silenzio, il vicino si guardava bene dal parlare e così passavano ore e ore senza dire nulla. Nel perfetto silenzio.
Un giorno il vicino portò con se un'ospite, questo però non comprendeva questo silenzio, anzi gli pesava stare con loro e non proferire alcuna parola. Così, ad un certo punto, sentendosi soffocare da quel silenzio, davanti all'alba disse "Che bel sole che sta nascendo! Guardate"
Non disse altro.. ma nessuno rispose.
Al ritorno Lau Tzu disse al vicino: "Da domani non portare con te quest'uomo. E' un chiacchierone. Parla inutilmente. Anch'io ho occhi per vedere che il sole sta sorgendo, e che è bello. Che bisogno c'è di dirlo?"


Già, che bisogno c'è di dirlo? Il visitatore non aveva nemmeno bisogno di dirlo, sapeva che tutti e tre potevano contemplare la bellezza del sole che sorgeva. Il suo volerlo dire fù solo un espediente per rompere quel silenzio che lo disturbava. Sapeva bene che era una frase detta così, tanto per dire... ma la disse lo stesso.


Questo a Lau Tzu non piacque, era un uomo incapace di contemplare qualche cosa di bello immergendosi totalmente in quell'emozione, ascoltando solo l'energia che il sole stava emanando in quel momento, ascoltando solo, senza parlare.


Cosa sono le parole? Cosa ci danno le parole? 
Solo una via... una strada. Il TAO non può essere comunicato per mezzo del linguaggio. 


Quindi anche il TAO TE CHING non è altro che una via, qualche cosa che può portarti verso la verità la quale non potrà mai essere espressa a parole.
Un cieco può diventare  un conoscitore assoluto della luce.. ma non potrà capire cosa è la luce. Potrà capirne la fisica, la chimica, anche la poesia.. ma non la "fattualità".


Si può parlare di Dio, ma Dio non può essere espresso.
Si può parlare dell'amore, ma l'amore non può essere espressa.


Quando si legge il TAO TE CHING si deve sempre ricordare di questo, che sono solo parole ma non sono la verità. La verità è una, non è esprimibile a parole, solo chi la conosce veramente sa cosa è ma non può dirla, non troverà mai le parole giuste, non potrà mai trovarle perchè non esistono.


Se io conosco la verità... come posso parlarne a chi non la conosce? E chi potrà credere che io la conosco se non potrò dirgliela?

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